domenica 11 novembre 2018

L'11 NOVEMBRE DI 100 ANNI FA, PER LE VIE DI SCANDIANO SI FESTEGGIAVA LA VITTORIA E LA CONCLUSIONE DELLA GUERRA

Il 4 novembre 1918  sappiamo essere il giorno della vittoria italiana nella Grande Guerra e quindi la conclusione del conflitto per l'Italia. I soldati italiani, riuscivano nell'impresa non solo di ricacciare gli austriaci ma addirittura di sconfiggerli definitivamente: "L'offensiva italiana travolgeva gli austriaci che, nonostante l'accanita resistenza, non poterono che arretrare passo dopo passo fino alla resa." 
A Scandiano, appena appresa la notizia, la gente subito si riversava in strada e chiedeva notizie e conferme. Il Bollettino di Diaz veniva affisso davanti il Comune e all'ingresso della Rocca dei Boiardo. 


Bollettino affisso a Scandiano. Pubblicato sul libro "SCANDIANO e la Grande Guerra"

La cittadina era in fermento, bisognava festeggiare questa importante data e il giorno designato era l'11 novembre, il giorno di San Martino. Come descrivo nel mio libro"SCANDIANO e la Grande Guerra" quel giorno gli scandianesi si recavano in paese e in breve tempo, le vie di Scandiano erano gremite di persone. Per l'occasione, il Comandante dei Bombardieri stanziati in Rocca, Arnaldo Lambertini, in comune accordo con il Sindaco di Scandiano, Venerio Zuccoli, faceva sfilare 2500 soldati per il centro cittadino. 


Articolo del Giornale di Reggio sulla festa di Scandiano

Gli scandianesi costituivano un comitato per la vittoria e ad ogni bombardiere, donavano vino, castagne e sigari. Se potessimo vedere la Scandiano dell'11 novembre di 100 anni fa, sarebbe stata così "...oggi Scandiano è tutto bello, festante giulivo. La gente è più espansiva ed allegra, le case sono quasi tutte imbandierate e questa sera, ogni finestra aveva un suo lampioncino. La musica ha suonato a lungo diversi pezzi suscitando l'entusiasmo del numerosissimo pubblico..."



Condivido la puntata speciale di "Scandiano si racconta" dedicata proprio alla Grande Guerra





sabato 10 novembre 2018

PERCORSO SULLA STRADA COSTRUITA DAI PRIGIONIERI AUSTRO-UNGARICI

Foto durante il mio intervento sul Monte delle Tre Croci
Domenica 4 novembre, nel primo pomeriggio, l'Associazione Puntavanti ha organizzato un escursione sulla strada che porta al Monte delle Tre Croci, strada costruita dai prigionieri austro-ungarici durante la Grande Guerra.
Ho raccolto l'invito dell'Associazione, che ringrazio, a partecipare ed illustrare la storia di quella strada. Nelle mie ricerche infatti, ho trovato non solo i documenti e i dettagli della sua realizzazione ma anche le fotografie, dove si vedono i prigionieri durante i lavori. La storia dei prigionieri e di questa strada, è una pagina di grande umanità e per approfondirla consiglio la lettura del libro "SCANDIANO e la Grande Guerra" e dell'ultimo numero, il 160, della rivista Reggio Storia.

venerdì 9 novembre 2018

PRESENTAZIONE DEL LIBRO "VIANO DURANTE LA GRANDE GUERRA"

Foto durante la presentazione

Domenica 4 Novembre, presso la sala Polivalente di Viano, ho presentato il libro "VIANO DURANTE LA GRANDE GUERRA".
Un libro che racconta la vita dei civili e dei militari vianesi, le loro sofferenze ma anche le azioni meritevoli che hanno garantito proprio la vittoria italiana in quel conflitto. 
Racconto le storie dei militari vianesi impazziti, dei mutilati, dei caduti e dei decorati al Valor Militare. Un insieme dei storie che possono dare un quadro completo su cosa poteva succedere ad un combattente al fronte, vianese in questo caso. Inoltre, Viano vanta anche una storia singolare, perché tra i suoi figli c'è un Legionario Fiumano, che ne racconto la storia.
Infine, per concludere, il Comune di Viano fu il primo ad innalzare un monumento ai caduti dopo la Guerra. Questo e tanto altro potete trovare nelle pagine di questo volume. 

Foto della sala durante la presentazione


Voglio ringraziare l'Amministrazione di Viano per avermi dato il compito di scrivere quelle pagine di storia e un grazie particolare al Sindaco Giorgio Bedeschi e al Vicesindaco Angela Bonacini. 
Infine, un grazie particolare a tutte quelle persone che hanno affollato la sala durante la presentazione, perché fa sempre piacere vedere tanta partecipazione quando si parla di storia locale. La vostra presenza, oltre essere per me motivo di orgoglio, è stata una bella dimostrazione di affetto e di testimonianza, per quelle persone narrate in quelle pagine del mio libro. La vostra presenza ha permesso a loro di rivivere dopo 100 anni di silenzio e sopratutto, di farlo in quella viano di un secolo dopo, davanti ai propri discendenti. 

CELEBRAZIONI DEL CENTENARIO: SABATO 3 NOVEMBRE, IN VIAGGIO TRA MODENA E REGGIO CON ROMANO SAURO

Alunni nell'auditorium delle Scuole Boiardo
Sabato mattina, presso le scuole medie Matteo Maria Boiardo di Scandiano, l'Ammiraglio Romano Sauro, accompagnato dall'Avvocato Alessandro Nironi, ha illustrato agli alunni delle terze, la figura del nonno Nazario Sauro.
Dopo un introduzione storica tenuta da Nironi, Romano ha raccontato della vita del nonno, partendo dall'adolescenza fino arrivare alla tragica fine. Una storia, quella di Nazario, ricca di avventura e di grandi ideali, un uomo che fu esempio di patriottismo, di solidarietà e di libertà.
Romano Sauro con Marco Montipò 

Nel pomeriggio, presso la biblioteca di Vignola, alla presenza del Sindaco Simone Pelloni, si è tenuta una conferenza su alcuni personaggi della Grande Guerra, tra cui Mario Pellegrini e Nazario Sauro. Io ho illustrato la figura di Pellegrini, Medaglia d'Oro al Valor Militare a cui nel mio libro "SCANDIANO e la Grande Guerra" dedico un'intera biografia. Poi è stata la volta di Romano che ha illustrato la figura di Nazario.
Sala durante la conferenza nella biblioteca di Vignola
Pellegrini e Sauro sono stati due grandi marinai che hanno combattuto in un fronte poco citato nelle ricorrenze di quel conflitto, in cui si sente sempre parlare di trincee e montagne alpine. Il mare infatti, fu un fronte cruciale per l'esito della Grande Guerra, perché senza il dominio del mare, si perde il controllo del commercio, essenziale per garantire armamenti e viveri. L'Impero austro-ungarico, come sappiamo, prima ancora della disfatta militare, vedeva implodere su se stesso proprio per la mancanza di viveri e materie prime, dovuto al blocco navale posto dalla Regio Marina nel Mar Adriatico. Ai marinai italiani dobbiamo il merito di questo esito vittorioso.