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domenica 4 ottobre 2020

IL MARINAIO EMILIANO GINO MONTIPO' TORNA AL VITTORIALE DEGLI ITALIANI

Gino Montipò fu un grande marinaio della Regia Marina, prese parte, infatti, allo sviluppo delle unità di guerra che divennero un mito nella storia militare marinaresca, ossia i MAS. Durante la Grande Guerra partecipò alle imprese più leggendarie tra cui la famosa "Beffa di Buccari" con Gabriele d'Annunzio e proprio quest'ultimo, visto il grande coraggio di Montipò, lo soprannominò "Il filibustiere del Carnaro".


Copertina del libro

Questo appellativo ha poi dato il titolo al libro biografico di Montipò "Gino Montipò Il filibustiere del Carnaro" recentemente uscito ed edito dalla Gaspari Editore. Link per acquistare il volume:  https://www.amazon.it/Montipo-%C2%ABfilibustiere-Carnaro%C2%BB-modenese-Buccari/dp/8875417482

Per tutta la vita, nonostante i grandi meriti che raccolse in diversi ambiti, Montipò venne sempre ricordato come uno dei "30 di Buccari" e proprio per questo la sua esistenza rimase legata per sempre al suo Comandante, il poeta Gabriele d'Annunzio. Negli anni del dopoguerra venne più volte ricevuto al Vittoriale degli Italiani e d'Annunzio gli fece diversi doni che Montipò custodì gelosamente.

Sabato 26 settembre 2020, alcuni di questi cimeli, sono stati donati al Vittoriale degli Italiani. Si tratta di pezzi unici, che vanno arricchire la già corposa offerta espositiva del museo. Nel dettaglio si tratta della medaglia d'oro coniata nel dicembre del 1918 per i 30 di Buccari e una bandiera tricolore donata da d'Annunzio ai suoi 30 arditi del mare durante l'epica impresa.

Per quanto riguarda la medaglia, fu coniata nel dicembre del 1918, il 16 dicembre per la precisione. L'iniziativa si svolse presso le Officine Isotta Fraschini a Milano e per l'occasione fu coniata la medaglia d'oro per i 30 arditi del mare. Erano 30 esemplari con inciso un disegno realizzato su indicazione di Gabriele d'Annunzio.


L'altro reperto donato è la bandiera tricolore che d'Annunzio donò ai 30 marinai durante l'epica impresa. Una bandiera in uno stato di conservazione eccezionale. Della bandiera ne troviamo traccia anche nel libro di Edmondo Turci "Gli Arditi del mare" a pagina 153 in cui, mentre racconta dell'impresa, scrive: "A punta Maestra, il Comandante d'Annunzio ci offre una bandierina tricolore ed il significativo dono ci stringe sempre più vicini alla sua anima , all'anima grande d'Italia"


Il Presidente Giordano Bruno Guerri mentre mostra la bandiera

Per queste significative donazioni dobbiamo dire grazie a Margherita Montipò, nipote del marinaio e all'Associazione ANMI di Modena che gelosamente hanno custodito questi cimeli.

Durante la cerimonia il Presidente Guerri mi chiese anche di illustrare velocemente il libro scritto su questo grande marinaio e per me è stata una grande opportunità e un riconoscimento davvero eccezionale. Non capita spesso di trovarsi al fianco di grandi scrittori come Guerri e per di più in un luogo meraviglioso come il Vittoriale degli Italiani. Un esperienza che porto gelosamente nel mio cuore proprio come gelosamente sono stati custoditi i reperti donati.


Mentre illustro la storia di Gino Montipò sul palco dell'anfiteatro

Articolo della Gazzetta di Modena del 29 settembre 2020