giovedì 13 dicembre 2018

INCONTRO CON GLI ALUNNI PER PARLARE DELLA GRANDE GUERRA

Foto con gli studenti
Foto con la Prof. Isabella Valcavi
Martedi 11 dicembre, presso le scuole medie di Regnano nel vianese, ho tenuto un incontro con la classe terza dell'Istituto, per parlare della Grande Guerra. 
Abbiamo parlato di Viano durante il conflitto, dei vianesi in divisa e civili, due ore molto piacevoli in cui ho visto questi studenti attenti, curiosi e partecipi. 
Mi sento di ringraziare la Prof. Isabella Valcavi per l'invito che ho raccolto con piacere e soprattutto, per avere permesso alla storia locale, purtroppo sempre dimenticata, di complementarsi a quella nazionale. 
La storia nazionale infatti, non è altro che l'unione di tante micro storie, come quella raccontata oggi.

mercoledì 5 dicembre 2018

QUANDO L'ALBERO DI NATALE ERA FUORILEGGE.

Archivio storico del Comune di Scandiano
Arriva l'8 dicembre e come tutti gli anni parte la corsa per decorare le abitazioni con luci, presepi e Alberi di Natale.
Quest'ultimi specialmente, oggigiorno, non possono mancare nelle case degli italiani; come tra l'altro nei negozi e negli edifici pubblici. L'albero natalizio, infatti, è diventato la vera icona del Natale.
Negli ultimi decenni si tende sempre meno a fare il Presepe, eppure, sarebbe proprio lui l'icona natalizia tradizionale per eccellenza.
L'albero di Natale è un simbolo natalizio accettato da tutti, anche dal Vaticano, ma solo dal 1982 dove lo innalzò al centro della piazza.
La sala stampa della Santa Sede sostenne in merito: "L'albero di Natale sembra abbia avuto un'origine cristiana nei Paesi nordici.  Pare sia da collegarsi alla festa di Adamo ed Eva celebrata in Germania il 24 dicembre.  Era considerato l'albero del Paradiso e frutti simbolici pendevano dai suoi rami.  Più tardi, sulla sua cima venne fissata una stella. Un albero di Natale viene posto in Piazza San Pietro per la prima volta nel 1982 ed è diventato una tradizione annuale.

Oggi per tutti noi è normale addobbare l'Albero di Natale, senza, la nostra casa, ci sembrerebbe più vuota e triste. Eppure questo simbolo natalizio ha fatto fatica ad entrare nelle nostre case e inizialmente fu addirittura vietato.  Negli anni '30, per esempio, una disposizione governativa parlava chiaro: "Ripudio usanza nordica <Albero di Natale>". Nel dicembre del 1935, dopo essere stato avvisato dal Prefetto, il Podestà scandianese Gianfrancesco Basini informava la popolazione di Scandiano con queste parole: "Con riferimento a precedenti istruzioni, anche nel corrente anno, tanto gli Enti che i Privati non devono adoperare alberi, in occasione delle Feste Natalizie, per adornare sale o appendervi giocattoli, dolciumi, ecc. E' perciò vietata la vendita dei cosi detti <alberi di Natale>".