mercoledì 1 maggio 2019

FESTA DEI LAVORATORI: 120 ANNI FA SI FESTEGGIAVA PER LA PRIMA VOLTA NELLO SCANDIANESE

Foto di Pietro Artioli del 1875
Verso la fine dell' '800, i lavoratori di tutta Italia e del mondo, chiedevano condizioni di lavoro più stabili e umane. Scioperi e tumulti per decenni riempivano le pagine di cronaca dei giornali, infatti, la repressione dei governi, compreso quello italiano, spesso finiva tristemente nel sangue. In questo contesto si muovevano quei pionieri, che animati da nobili ideali e per l'emancipazione della classe lavoratrice, provavano a portare anche nel reggiano questa ondata di cambiamento. 
Il primo socialista di Reggio Emilia era uno scandianese, o meglio, un arcetano e si chiamava Pietro Artioli. Per le sue idee e azioni, Artioli subiva diversi processi sia a Reggio che in altre città. Quello che chiedevano, erano condizioni di lavoro più stabili e umane, una su tutte le otto ore giornaliere.

Nel 1890 in tutto il mondo, il primo maggio diventava la "giornata dei lavoratori". A Reggio Emilia i socialisti distribuivano migliaia di volantini per avvisare la popolazione dell’evento, ne riporto un passaggio: “Il primo maggio 1890 segnerà uno dei più grandi avvenimenti della storia, perché sarà quella, la prima volta che si vedranno i lavoratori di tutta la terra uniti in un sol pensiero di fratellanza e di redenzione comune…”  Si era deciso di organizzare un comizio pubblico ma che poi, le autorità, negarono. Il clima era teso, soldati alle porte della città, carabinieri e polizia per le strade ma nonostante le tante restrizioni governative, alcuni lavoratori aderivano all'appello e passeggiavano per le strade. I lavoratori reggiani che affluivano a Reggio in quel 1° maggio, che era davvero il primo in tutti i sensi, erano circa un migliaio.

Articolo della Gazzetta di Reggio del 1 maggio 2019
Anche in alcune località della provincia prendevano vita manifestazioni e balli per festeggiare quella data, spesso, sotto la supervisione di carabinieri e soldati con la baionetta inserita. A Scandiano invece, ci vorranno ancora alcuni anni prima che il Primo Maggio animava la cittadina bojardesca, infatti, sarà "solo" nel 1899 che tale giornata veniva festeggiata nello scandianese. Ci riportano le cronache di quel giorno: “Vi annunzio con piacere che anche in questa morta gora venne solennizzato il Primo Maggio con una cordialissima riunione a Chiozza, alla quale intervenne un centinaio di persone e dove parlarono applauditissimi i compagni Artioli e il maestro Cerlini, eccitando calorosamente i presenti alla propaganda e all’organizzazione operaia…”