Foto di Pietro Artioli del 1875 |
Il primo socialista di Reggio Emilia era
uno scandianese, o meglio, un arcetano e si chiamava Pietro Artioli. Per le sue
idee e azioni, Artioli subiva diversi processi sia a Reggio che in altre città.
Quello che chiedevano, erano condizioni di lavoro più stabili e umane, una su
tutte le otto ore giornaliere.
Nel 1890 in
tutto il mondo, il primo maggio diventava la "giornata dei
lavoratori". A Reggio Emilia i socialisti distribuivano migliaia di
volantini per avvisare la popolazione dell’evento, ne riporto un passaggio: “Il
primo maggio 1890 segnerà uno dei più grandi avvenimenti della storia, perché
sarà quella, la prima volta che si vedranno i lavoratori di tutta la terra
uniti in un sol pensiero di fratellanza e di redenzione comune…” Si era deciso di organizzare un comizio
pubblico ma che poi, le autorità, negarono. Il clima era teso, soldati alle
porte della città, carabinieri e polizia per le strade ma nonostante le tante
restrizioni governative, alcuni lavoratori aderivano all'appello e
passeggiavano per le strade. I lavoratori reggiani che affluivano a Reggio in
quel 1° maggio, che era davvero il primo in tutti i sensi, erano circa un
migliaio.
Articolo della Gazzetta di Reggio del 1 maggio 2019 |
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