martedì 28 febbraio 2023

I CAMPI DI CONCENTRAMENTO NELLA GRANDE GUERRA: INCONTRO CON LE SCUOLE MEDIE DI SCANDIANO

Cartolina del Campo di Scandiano con didascalia in tedesco

Lunedì 27 febbraio 2023, presso le scuole medie Boiardo di Scandiano (RE), ho tenuto un incontro rivolto ai ragazzi e ragazze dell'istituto scolastico a cui ho illustrato la storia, purtroppo poco conosciuta, dei campi di concentramento in Italia durante la Prima guerra mondiale. Tra il 1915 e il 1918, infatti, furono circa un centinaio i campi allestiti in tutto il paese in cui vennero rinchiusi alcune centinaia di miglia di soldati degli Imperi Centrali. Tra questi campi figurava quello di Scandiano che, istituito nella Rocca dei Boiardo, ospitò oltre un migliaio di soldati austro-ungarici. Il Campo funzionò dal settembre del 1915 al novembre del 1917 quando, con la ritirata di Caporetto, si spostarono i prigionieri per fare posto ai bombardieri del re, artiglieri del Regio Esercito. Diverse centinaia di prigionieri però rimasero fino alla conclusione del conflitto e utilizzati in appennino e nella bassa reggiana per opere di pubblica utilità. 

Agli studenti ho raccontato della vita all'interno del Campo di Scandiano, di com'era composto e che attività si facevano al suo interno. Grazie ai diari scritti da alcuni prigionieri oggi riusciamo a riportare un racconto particolareggiato di quel periodo e se intrecciati con la documentazione reperita in questi anni, quei diari, posso darci una storia esaustiva del Campo di Prigionia scandianese. 

Ringrazio il corpo docente della scuola Boiardo per avermi coinvolto nel loro percorso didattico e spero che questa storia venga sempre più valorizzata nelle scuole perché si tratta di un passaggio storico significativo a livello locale e soprattutto nazionale. Grazie al Campo di Scandiano la cittadina scandianese ma anche la provincia reggiana, divenne un territorio conosciuto in tutte le capitali d'Europa da Roma a Budapest, da Vienna a Berlino. 



Sala auditorium scuole medie Boiardo

Il dirigente Bertoldi presenta il relatore Marco Montipò

Un momento della presentazione



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