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Resto del Carlino - Reggio del 26/11/2023 |
La tematica della Grande Guerra mi ha impegnato negli archivi e nelle biblioteche da anni e, fortunatamente, mi ha gratificato con sensazionali scoperte.
Anche questa volta la storia che ho riportato alla luce è senza precedenti e vede un nostro concittadino emergere addirittura sulla scena mondiale della storiografia. Mi riferisco a Mario Pellegrini, ufficiale della Regia Marina, che si distinse durante la Prima Guerra Mondiale.
Oggi, di lui, ci rimane una via nel centro cittadino e una breve biografia pubblicata nel libro "Scandiano e la Grande Guerra".
Pellegrini dimostrò fin da subito un grande valore come marinaio e partecipò a diverse audaci azioni contro la flotta imperiale asburgica, come l'affondamento della corazzata Wien, che gli valse la Medaglia d'Argento al Valor Militare. Nel maggio del 1918, si offrì volontario per un'azione definita impossibile, un'incursione nel porto di Pola, che tutti i comandi militari alleati consideravano inespugnabile. Nonostante ciò, Pellegrini decise di tentare l'impresa adottando sistemi di incursione sperimentali, diventando così il primo incursore della marina italiana. La barca utilizzata fu chiamata Grillo, perché saltellava sulle onde come un grillo, e grazie a dispositivi appositi riuscì a superare le difese del porto nemico. Quella notte, Pellegrini riuscì a penetrare nel porto e, sebbene non riuscì ad affondare nessuna nave, dimostrò al mondo intero che nessun porto era inviolabile.
L'impresa fu così eccezionale che gli fu conferita la Medaglia d'Oro al Valor Militare. Non solo, l'azione di Pellegrini arrivò addirittura alla Camera dei Deputati, dove fu approvata per "acclamazione" una mozione di plauso in suo onore, un caso rarissimo nella storia parlamentare italiana.
Nonostante tutto ciò che è stato finora riportato dimostri l'eccezionalità del personaggio, una ricerca negli archivi del New York Times mi ha permesso di scoprire che Pellegrini, dopo l'azione di Pola, finì persino in prima pagina sul più grande giornale del mondo. L'articolo descriveva dettagliatamente l'azione menzionando più volte il "comandante Pellegrini". Tra le righe, si affermava che con quell'impresa, Pellegrini aveva portato il prestigio della Marina Italiana allo stesso livello di quella britannica, considerata all'epoca la flotta più potente al mondo. Dopo ulteriori ricerche, ho scoperto che persino il quotidiano francese Le Figaro gli dedicò la prima pagina nell'edizione del 17 maggio 1918.
Nonostante tutto ciò possa già essere sufficiente per valutare la grandezza del personaggio, ulteriori ricerche hanno portato alla luce un ulteriore riconoscimento di eccezionale valore per il nostro concittadino. Infatti, persino il Presidente degli Stati Uniti d'America gli conferì la prestigiosa decorazione della Navy Distinguished Service Medal, istituita proprio alla fine della Prima Guerra Mondiale e concessa ai marinai e ai marines per il servizio eccezionalmente meritorio reso agli Stati Uniti durante l'adempimento di un compito o di una posizione di grande responsabilità. Riporto la motivazione della concessione: "Il Presidente degli Stati Uniti d'America ha il piacere di conferire la Navy Distinguished Service Medal al Tenente Comandante Mario Pellegrini, Marina Italiana, per il servizio eccezionalmente meritorio e distinto in una posizione di grande responsabilità per il Governo degli Stati Uniti, come membro di una Forza Alleata durante la Prima Guerra Mondiale".
È davvero emozionante vedere un nostro concittadino raggiungere vette così alte nella storiografia. Pellegrini è stato acclamato dalla stampa mondiale, dal parlamento italiano e dai più potenti capi di Stato del mondo. Scandiano può vantare famosi poeti, immensi scienziati e da oggi possiamo tranquillamente affermare di aver avuto anche grandi condottieri.